Turn A Gundam la serie che avrebbe dovuto comprendere e chiudere tutte le precedenti, non per nulla il simbolo ∀ si legge "per ogni".
Siamo nel Correct Century 2345, un futuro lontanissimo in cui la popolazione della Terra è regredita ad una civiltà pre-industriale mentre gli abitanti della Luna hanno mantenuto una tecnologia avanzata tuttavia incapace di risolvere molti problemi, primo fra tutti la carenza di risorse.
Tre quindicenni, Loran Cehack, Keith Laijie, e Fran Doll, sono inviati in gran segreto sulla Terra per testare gli effetti della maggiore gravità sui corpi dei Moonrace, che seppure umani, vivono da troppi secoli sulla Luna.
Se molti Moonrace considerano il pianeta madre come un paradiso perduto a cui tornare, per altri potrebbe nascondere un "demone" di un remoto passato, detto età oscura. D’altro canto i terrestri non sono disposti a subire una invasione.
Tomino si affida al mecha design di Syd Mead (famoso per film come Blade Runner, Alien o Tron) e alle muscihe di Yoko Kanno, per realizzare la serie che avrebbe dovuto mettere la parola "fine" a tutte le saghe dedicate al Mobile Suit Bianco.
Un prodotto discusso, tanto adorato quanto detestato. Una serie poco nota, che meriterebbe maggiore attenzione.
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Nel febbraio del 2002 escono 2 lungometraggi riassuntivi con (poche) scene aggiunte e alcune parti della colonna sonora riviste: ∀ Gundam I: Earth Light (9/02/2002) e ∀ Gundam II: Moonlight Butterfly (10/02/2002).
Nel Colony Post n. 8 potete trovare approfondimenti e molto altro.
Titolo | Turn A Gundam |
Formato | serie TV 50 episodi |
1ª proiezione | 9 aprile 1999 – 14 aprile 2000 |
Regia | Yoshiyuki Tomino |
Sceneggiatura | Ai Ota, Hiroyuki Hoshiyama, Ichiro Okouchi, Jiro Takayama, Katsuhiko Chiba, Minoru Onoya, Miya Asakawa, Tetsuko Takahashi |
Character design | Akira Yasuda |
Mecha design | Atsushi Shigeta, Kunio Okawara, Syd Mead, Takumi Sakura |
Musiche | Yoko Kanno |