E il mondo dell’animazione robotica non fu più lo stesso.
E’ già trascorso mezzo secolo da quando, a causa della sovrappopolazione, parte dell’umanità fu costretta a trasferirsi su gigantesche isole spaziali che ruotano, come tanti satelliti, intorno alla Terra. Queste isole sono diventate ormai la seconda patria per queste popolazioni che vivono, lavorano, muoiono…
Anno 79 dell’era spaziale: Side 3, il gruppo d’isole spaziali più lontano dalla Terra, si è autonominato Principato di Zeon. Ha dichiarato la propria indipendenza e tentato con la forza di sottomettere tutte le altre isole spaziali.
Una guerra spaventosa è quindi scoppiata tra la Confederazione delle Isole Spaziali ed il Principato di Zeon. I combattimenti, nel solo primo mese di guerra, hanno causato la morte di oltre 10 milioni di uomini…
e sono già otto mesi che la guerra si trascina senza nè vincitori nè vinti.
Bisogna spiegare come mai a più di quarant’anni di distanza, questo universo sia ancora vivo e vegeto e ogni anno nuove produzioni si affacciano sul mercato. Ma soprattutto bisogna spiegare come mai anche in Italia, nonostante la scarsa distribuzione di materiale, un nutrito gruppo di appassionati abbia continuato a coltivare questo mito.
Forse, è il caso d’iniziare dalle origini…
Era il 1980 quando alcune emittenti locali trasmisero il “cartone animato” Gundam.
Nel prologo il narratore diceva qualcosa a proposito della sovrappopolazione sulla Terra e del trasferimento di parte della popolazione su gigantesche isole spaziali orbitanti attorno al pianeta. Nel frattempo scorrevano sullo schermo le immagini di queste “gigantesche isole spaziali” e per gli spettatori, quasi tutti piccoli appassionati di scienza, la sorpresa fu enorme!
Queste “Isole Spaziali” erano identiche ai progetti fatti anni addietro della Nasa proprio per le colonie orbitanti…
Sin dalle prime immagini si è, quindi, catapultati in una realtà distante anni luce da quella di Goldrake e Mazinga.
Siamo nello spazio, uno spazio “credibile”, conforme a quello che la Nasa ci aveva fatto conoscere. Non ci sono alieni. Ci sono solo gli umani, divisi in fazioni, nazioni o alleanze, che si dedicano a una delle cose che sanno fare meglio: la guerra! Una guerra di indipendenza delle Colonie sfruttate contro una Federazione corrotta. O di una nazione suprematista contro il resto del mondo libero?
C’è politica, ci sono sfumature, non ci sono buoni e cattivi ma uomini e donne, con i propri ideali e combattono per difenderli.
Non ci sono “mostri meccanici”, ma veicoli prodotti in serie, con razzi, telecamere, serbatoi di carburante. I piloti indossano tute e caschi, né più né meno come i piloti dell’aereonautica militare a bordo dei propri caccia.
Insomma, in quei due o tre minuti di prologo c’erano già tutti gli elementi che hanno distinto Gundam da qualsiasi altra serie robotica mai prodotta fino a quel momento.
La serie racconta gli ultimi quattro mesi di quella che passerà alla storia come la Guerra di Un Anno, vale a dire dal momento in cui la Federazione schiera in campo il Gundam.
Grande attenzione è posta anche al realismo della vita in tempo di guerra. Drammi, amori, orrori, vendetta, sacrificio, amicizia. È una storia “vera”, come quelle accadute a tante persone in tempo di guerra…
I veri protagonisti dell’anime non sono dunque i robottoni, ma alcuni adolescenti costretti a crescere molto più in fretta di quanto dovuto.
È la storia di Amuro che a 14 anni si trova costretto ad assumersi il peso della responsabilità della vita dei suoi compagni.
È la storia di Fraw Bow che perde la propria famiglia durante l’assalto a Side Seven e che, per sfuggire agli orrori della guerra, presta servizio come infermiera a bordo della White Base e “adotta” tre bambini rimasti orfani anche loro.
È la storia di Char, figlio del primo fondatore di Zeon che fu assassinato dall’attuale reggente, e della sua vendetta.
È la storia di Bright Noa, giovane tenente diciannovenne che si trova all’improvviso il peso e la responsabilità del comando di una nave da guerra come la Base Bianca.
Questo succedeva nel 1980 da noi e un anno prima, nel 1979, in Giappone.
Nonostante le loro trame si dipanino lungo secoli di storia futura, nonostante siano ambientate in mondi diversi, ognuno con la propria storia e il proprio tessuto sociale, tutte sono legate al mito della leggendaria macchina da guerra chiamata Gundam.
In alcuni casi si tratta di seguiti della serie originale, o di serie “contemporanee” incentrate su altri avvenimenti e personaggi della Guerra.
Sono state prodotte delle autentiche “perle” come Gundam 0080: War in the pocket, miniserie di sei episodi ambientata durante l’ultima settimana della Guerra di Un Anno. Il protagonista è un bambino per il quale i Mobile Suit sono degli enormi “giocattoloni” da guardare con occhi incantati. Dovrà poi scoprire la dura realtà: sono veicoli da guerra, armi, e come tali causano morte e distruzione…
Dal lato dei lungometraggi va segnalato Il Contrattacco di Char, ambientato nell’anno 0093 dell’Universal Century, che porta a conclusione gli eventi iniziati nell’anno 0079 nella prima serie di Gundam e l’eterno duello tra Char e Amuro.
In altri casi, invece, è stato prodotto qualcosa di totalmente nuovo: storie ambientate in altri universi, differenti da quello del Gundam originale, e raccontate con un diverso spirito. Sono storie prodotte con minor pretesa di realismo dal punto di vista tecnologico e incentrate soprattutto sui rapporti interpersonali dei protagonisti e sui loro drammi adolescenziali.
Ecco quindi G Gundam, dove le elite di governo vivono in felici colonie spaziali e dove gli equilibri di potere tra le nazioni sono decisi facendo combattere il proprio Gundam in un torneo che ha come arena la Terra ormai inquinata e devastata, vagamente Ispirato a videogiochi in voga all’epoca.
Gundam X è, invece, una serie dai toni molto più dark delle altre, inseribile nel filone post-apocalittico di quegli anni. Ci troviamo in un mondo a stento sopravvissuto a una guerra catastrofica, i Mobile Suit rimasti sono prede preziose e quindi contesi da bande di predoni e di cacciatori di taglie…
Gundam Wing ripropone i temi classici di Gundam (guerra tra colonie e governo federale oppressore) ma in una chiave più romantica e con ben 5 piloti protagonisti, ognuno con il suo Gundam!
Gundam Seed (e il suo seguito Seed Destiny) è il Gundam degli anni 2000. Nuova timeline (Cosmic Era) e nuovi protagonisti. Tragico ed emozionante fino alle ultime puntate, è pensato per le nuove generazioni cresciute con iPod e Playstation, ma resta godibile anche per la “vecchia guardia”.
Alcuni tra i più bei Gundam, lo “Strike” e il “Freedom”, appaiono proprio nella Cosmic Era.
Tra le altre timeline narrate in altrettante serie TV, ricordiamo quella vagamente cyberpunk di Turn A Gundam, con il mecha design del maestro Syd Mead; oppure quella in cui è ambientata Gundam 00, che altri non è che la nostra timeline, la Anno Domini, con mecha talmente evoluti da sembrare super-robot; infine, l’universo narrativo di Iron Blooded Orphans, in cui i mecha sono veicoli assemblati in modo modulare su dei frame di base e le storie della Brigata Tekkadan, giovani mercenari, si incrociano con il movimento per l’indipendenza di Marte.
Nel mondo, Gundam deve la sua fortuna non solo ai prodotti video (tv e cinema), ma anche e soprattutto a tutto l’altro materiale prodotto.
Se da una parte, i modellisti possono trovare praticamente qualsiasi veicolo/mobile suit apparso in una serie o fumetto, dall’altra i maniaci della tecnologia possono trovare i famosi Technical Manual, al pari dei fan di Star Trek o Star Wars.
Molte delle storie più belle poi sono state raccontate a fumetti o persino a romanzi…
Tutto questo, in Giappone.
All’inizio degli anni 2000 qualcosa inizia a muoversi.
Nel 2001 fa la sua veloce comparsa in TV la serie di Gundam Wing, che però non riesce a far breccia nonostante l’indubbia qualità del prodotto.
Chi si aspettava Peter Rey e il Maggiore Scia rimane deluso (la serie infatti è ambientata in uno degli universi paralleli con personaggi e fazioni differenti da quello classico). Poi la tragedia dell’11 settembre “impone” di togliere dalla tv un prodotto che, bene o male, parla di guerra…
Ci penserà la Panini, con il marchio Planet Manga ad accontentare i “vecchi” fan, pubblicando dapprima il manga Gundam 0079 di Kondo e poi altri manga ambientati sempre nell’universo classico.
Sin dall’inizio degli anni 2000, alcuni fumetti sono pubblicati regolarmente, e i modellini da qualche anno si vedevano nelle fumetterie. Nelle fiere si vedevano anche i dvd d’importazione (senza audio italiano).
I fan hanno quindi acquistato i DVD che nel frattempo erano usciti negli U.S.A., qualcun altro ha addirittura montato il video dei laser disc giapponesi con l’audio di vecchie vhs registrate dalle emittenti locali dell’epoca. C’è chi ha imparato il giapponese e con il PC ha sottotitolato in italiano varie serie…
Alla fine nel paese del Sol Levante qualcuno ha capito che la richiesta di materiale di Gundam in Italia c’era ed era pure notevole.
Fatto sta che Gundam è infine tornato in Italia con un’edizione rivista e corretta dallo stesso Tomino (il regista della serie originale) grazie all’adattamento fatto dalla D-Visual. Tomino è addirittura venuto a Roma a scegliere personalmente i doppiatori!
Sembrava finalmente iniziata l’Era di Gundam in Italia.
Purtroppo i continui cambi d’orario e di giorno di messa in onda, nessuna pubblicità, ostinazione (tipicamente italiana) di considerare i cartoni animati come prodotti per bambini, hanno lentamente ma inesorabilmente raffreddando gli animi.
Nel 2005 la Star Comics porta in Italia altri manga, più recenti e più di grido: Origini, Char’s Deleted Affair ed Ecole du Ciel.
Nonostante il ritmo di pubblicazione “ballerino”, il fatto inconfutabile è che alcuni titoli di punta dei manga di Gundam vengono ora pubblicati in Italia quando non lo sono neanche negli USA!
Insomma, se non è l’epoca d’oro poco ci manca: alcuni fumetti sono pubblicati regolarmente, i modellini si possono trovare con facilità nelle fumetterie. Il materiale originale giapponese si trova sugli scaffali nelle fiere del fumetto.
Poi … giovedì 7 Giugno 2007… un fulmine a ciel sereno. Sulla home-page del sito della Dynit appare una schermata nera con i simboli della Federazione e di Zeon!
Cosa vorrà mai dire?
Caso vuole che nel weekend del 16 e 17 giugno 2007, si teneva la prima convention mai organizzata in Italia a tema Gundam (la Side-Con). Alla chiusura di quel raduno, veniva annunciata la nascita del GIC – Gundam Italian Club.
Martedì 26 giugno 2007 Dynit scioglie il segreto. È la realizzazione di un sogno che in tanti aspettavano da anni. Viene pubblicata in DVD la prima mitica serie: Mobile Suit Gundam.
Per l’occasione vengono prodotti due box limited edition che raccolgono l’intera serie, arricchiti dalla presenza di un modellino in scala 1/200 del primissimo Gundam: l’RX-78-2.
Con l’offerta esclusiva per i soci del club nasce un sodalizio tra Dynit e il GIC – Gundam Italian CLub destinato a durare negli anni.
Ma quello è stato soltanto l’inizio!
L’8 dicembre 2008 Gundam arriva sul digitale terrestre. Mediaset, che ha investito in un canale a pagamento dedicato all’animazione (Hiro), trasmette l’inedito Zeta Gundam, seguito diretto della prima mitica serie. Il Gundam Italian Club , in collaborazione con Mediaset, proietta in anteprima i primi tre episodi in italiano alla Reunion.
Nel 2009, i Giappone viene realizzata una staua in scala 1:1 del primo mitico Gundam!
E subito diventa meta di pellegrinaggio per i fan di tutto il mondo.
Tornando in Italia, Dynit rilancia e sconvolge tutti il 3 maggio del 2010 annunciando ben 11 titoli (tra film e OAV) totalmente inediti!
Nello stesso periodo un nuovo editore, GP Publishing, edita il manga di Turn A Gundam.
Cosa chiedere di più?
Ce lo dice sempre Dynit a Lucca Comics & Games del 2011: Gundam Unicorn, la serie allora ancora in produzione in Giappone verrà pubblicata in Italia! Con l’uscita di F91 si era già avviata la collaborazione tra l’editore ed il club che curerà i libretti allegati all’home video.
E sempre nello stesso anno, Cosmic Group diventa importatore ufficiale in Italia dei Gunpla, i modellini di Gundam e contatta il GIC – Gundam Italian Club per occuparsi della recensione dei modellini sulla loro rivista.
Nel 2012 la pubblicazione di Gundam Unicorn raggiunge quella giapponese e bisogna aspettare che vengano prodotti i nuovi episodi. L’anno dopo, Dynit sorprende nuovamente tutti: il sesto episodio di Gundam Unicorn uscirà a Marzo 2013 in contemporanea con il Giappone!
Nell’autunno del 2014, GP Manga lancia la collana Gundam Collection (frutto di una consulenza fornita tempo addietro dal club). La serie di 4 volumi del manga “Il complotto per uccidere Gihren viene prodotta anche in versione Limited Edition esclusiva per i soci del GIC – Gundam Italian Club).
Anche Star Comics ritorna sul brand Gundam e avvia la pubblicazione del manga di Gundam Thunderbolt.
Nello stesso periodo Dynit mette a segno un nuovo colpo: fa uscire in Blu Ray la serie classica (Mobile Suit Gundam) in due cofanetti accompagnati ognuno da una enciclopedia di ben 150 pagine! (Il GIC – Gundam Italian Club oltre alla consueta supervisione, stavolta ne curerà anche l’adattamento).
Nel 2015, Nexo Digital e Dynit portano Gundam The Origin al cinema!
La collaborazione tra il Gundam Italian Club e l’editore porta il fan club a curare i dialoghi e ad essere presente in sala doppiaggio come consulente.
Sempre nel 2015, Star Comics porta in Italia, un altro titolo: Gundam 0083 Rebellion.
Dal 2016 anche Star Comics si avvale della consulenza del GIC – Gundam Italian Club per revisionare i testi sia di Thunderbolt che di 0083 Rebellion.
Per l’occasione il GIC Gundam Italian Club viene invitato a passare una giornata alla Star Comics!
A Maggio del 2017, Nexo e Dynit portano l’anime di Gundam Thunderbolt al cinema.
Il 2018 la vecchia statua 1:1 del Gundam classico viene smontata e sostituita con quella dello Unicorn, (capace di trasformarsi!). Il resto dell’anno scorre tutto sommato senza grossi scossoni.
Ovviamente se si esclude l’annuncio ufficiale di un film Live Action di Gundam, frutto di una joint venture tra Legendary Pictures e Sunrise!
L’apparizione di Gundam nel film Ready Player One di Steven Spielberg doveva farci subodorare qualcosa, in effetti…
Il 2019, nonostante sia l’anno del quarantennale, scivola via senza grossi annunci da parte di Sunrise. Viene però delineato un piano per le future opere, il NexT0100: raccontare i cento anni successivi a Unicorn, e riempire i “buchi” della timeline dello Universal Century con nuove opere, tra cui la trilogia di film su Hathaway Flash, basata sugli omonimi romanzi di Tomino. Il Gundam Italian Club invece festeggia alla grande il quarantennale, realizzando (a proprie spese) la replica in scala 1:1 di un braccio di Gundam. L’enorme braccio, con annessa scenografia di un accampamento militare della Guerra di Un Anno, viene esposto alla XXV° edizione del Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games – Romics ad Aprile 2019.
Nel 2020, viene completata in Giappone la prima statua semovente di Gundam.
A Yokohama il gigante di 18 metri si muove (anche se siamo ancora lontani dall’agilità e la velocità a cui ci hanno abituato gli anime)!
Purtroppo la Pandemia da COVID 19 che ha colpito l’intero pianeta e rallentato se non bloccato moltissime attività e progetti.
Nel 2021, a sorpresa, viene annunciato che il film live action co-prodotto da Sunrise e Legandary verrà distribuito in tutto il mondo (tranne Giappone e Cina dove uscirà ala cinema) sulla piattaforma di streaming Netflix!
Questo sodalizio tra Sunrise e Netflix, proseguirà poi anche con altri titoli
Dopo una serie di rinvii, esce al cinema in Giappone il film Hathaway Flash, primo della trilogia.
Il film viene poi distribuito su Netflix in esclusiva mondiale in 190 paesi in tutto il mondo! Otto le lingue doppiate (tra cui l’italiano) e trenta quelle sottotitolate.
Dopo la creazione di un’altra statua a grandezza naturale (stavolta dedicata a Seed) a Shanghai, viene annunciato il Life-Sized Gundam Statue Project, ovvero un progetto destinato a portare altre statue di Gundam in scala 1:1 in giro per il mondo!
Mettevi seduti, il viaggio è appena cominciato!