Nel 2001 la Bandai presenta una nuova serie di action figures in scala circa 1/144, realizzate in plastica e gomma dura (PVC e ABS) sono destinate a coloro ai quali gli MSiA non bastano più. La linea è ricordata non per la mobilità delle giunture ma piuttosto per la rigidezza delle stesse; come già dice il nome i Gundam Fix Figuration sono nati per pose statiche(fix) e non dinamiche.
Basati sull’artbook “Gundam Fix illustration”, questa linea di gunpla (GUNdam PLAstic) presenta i mobile suit non per come sono, ma per come li vede Hajime Katoki e questo si riscontra anche nel livello di realismo nettamente superiore, tipico delle ver.Ka. A questo proposito l’autore ha dichiarato: “La gente si ferma a pensare come sarebbe se robot come Gundam fossero davvero presenti nelle strade delle nostre città ? Siete sicuri di non limitarvi restando legati alle immagini che ci offrono le serie animate? Una delle ragioni per cui mi sono innamorato di Gundam era che mi eccitava immaginare come sarebbe stato se quelle macchine fossero esistite davvero, e mi dispiace il fatto che altri fan si possano perdere questo.”
Se possibile l’impronta di Katoki è ancora più forte nelle prime uscite dall’FA-78-1, vero e proprio veicolo da guerra sia nell’aspetto che nei colori, ai mecha tratti da Gundam Sentinel, opera che ha consacrato Hajime Katoki nell’Olimpo dei mecha designer.
A partire dalla decima uscita appare, poi, una caratteristica destinata a diventare un trademark: nella stessa confezione si trovano i pezzi per montare due o più mobile suit, in genere non troppo diversi, visto che devono condividere la stessa base. Ecco quindi le accoppiate del tipo F90 / F91, RX-78-2 / RGM-79, e così via.
Nel 2007 una duplice scossa, la prima è l’introduzione del frame system model che permette una posabilità di gran lunga superiore, la seconda è il pezzo unico esposto al Basel World: un GFF Gundam di platino dal peso di 1,4 Kg, con tanto di diamante da 0,15 carati in testa. Realizzato in collaborazione con il jewelry designer Ginza Tanaka è stato stimato valere 250.000 dollari. Infine nel 2009 un ulteriore progresso tecnologico, per una nuova generazione, i GFF Next Generaton (GFFN) appunto, che utilizzano anche parti metalliche.
Parallele alla linea capostipite, negli anni, troviamo:
– dal 2003 Zeonography dedicata esclusivamente a Zeon. Le prime uscite sono lo Zaku II rosso di Johnny Raiden e quello bianco di Shin Matsunaga, due dei personaggi più famosi dell’Universal Century nonostante non siano apparsi in nessuna serie animata;
– dal 2007 GFF Metal Composite, sono per la maggior parte in scala 1/100 e, come dice il nome, includono molte parti metalliche, soprattutto nelle giunture.
Altre costole, però non incentrate sulla linea temporale dell’Universal Century sono:
– Cosmic Region legati a Mobile Suit Gundam SEED Destiny;
– 00 Region con mecha tratti da Mobile Suit Gundam 00;
– K.F.F. ossia Keroro Fix Figuration con mecha e personaggi dalla serie parodia Keroro Gunso, il demenziale quanto “gunpla-maniaco” Sergente Keroro.
Prodotto da: | Bandai |
Scala della linea: | 1:144 (circa) – 1:100 (circa) |
Tipo: | action figues (con parti) da assemblare |
Prima uscita: | GFF FA-78-1 Full Armor Gundam – Gennaio, 2001 |
Ultima uscita (inserita nel DB del GIC – Gundam Italian Club): | GFF RX-0 Unicorn Gundam 02 “Banshee” – Novembre, 2013 |