MG MS-06F/J Zaku II

Analogamente al Gundam, questa uscita introduce una varietà  di nuove soluzioni tecniche. Ad esempio, per riprodurre i caratteristici cavi per il trasporto dell’energia si usa una struttura a tre strati in cui su un tubo di gomma flessibile è applicata una copertura continua, sopra alla quale sono posti degli anelli rigidi. Una tecnologia multistrato simile a questa non era mai stata usata prima in un kit.
Molti sono i dettagli aggiunti per incrementare il realismo del modello: ecco quindi pannelli (non tutti apribili però), segni di giunzione tra placche e scanalature che interrompono la monotonia delle superfici lisce; inoltre, su specifica richiesta del pubblico, vengono introdotte decal con numeri di serie e avvisi di pericolo non dissimili da quelli usati in aviazione.
Lo Zaku II Master Grade è sicuramente un punto di svolta non solo per i gunpla, ma per tutto il mondo di Gundam. Ce n’èper tutti: per i i modellisti che si lanciano in gare per personalizzarne le forme e i colori, in modo da riprodurre le MSV classiche o crearne ex-novo; per gli addetti CG dei videogiochi che possono realizzare forme più regolari, per i mangaka che trovano non poco aiuto dal realismo del modello. La presenza di numerosi dettagli, nonchè lo studio delle giunture risolvono molti problemi nei primissimi piani: basta copiare dal vero, senza doversi inventare ciò che (ovviamente) non si era visto nell’animazione.
Questo kit dà  la possibilità  di realizzare due versioni dello Zaku II: il tipo F (ottimizzato per lo spazio) oppure il tipo J (da terra). Nella pratica si tratta di lasciare in vista o meno dei vernier sul lato del polpaccio e scegliere un backpack (gruppo motori sulla schiena) piuttosto che un altro. È anche possibile montare un’antenna sulla testa, ottenendo così le unità  usate dai comandanti.