Note:
Questa prima uscita del 2001 è la controparte del Gundam “Alex”, l’unico altro mobile suit tratto dall’OVA War in the Pocket ad essere riprodotto come Master Grade.
Vuoi per il cambio di mecha designer, vuoi per la volontà di renderlo “riutilizzabile” per altri kit, nell’RX-78NT-1 le differenze tra il disegno di Yutaka Izubuchi e il modellino erano piuttosto evidenti. Anche nel Kämpfer l’intervento di Hajime Katoki si fa sentire, seppure meno: le proporzioni sono state modificate per ottenere un mobile suit più slanciato, ma è rispettata l’abbondanza di superfici curve. Dopo sei anni, quindi, l’evoluzione tecnologia e le esperienze acquisite permettono un definitivo addio al “tutto squadrato” dei primi Master Grade.
Molto alto è il livello dei dettagli che caratterizzano questo modello, dalla finitura dello scheletro attorno cui agganciare la corazza, ai tubi, che collegano backpack e petto, la cui superficie è zigrinata per aumentarne il realismo. Ognuno dei 19 motori principali, quasi tutti orientabili, è costruito montando almeno due pezzi concentrici, di cui il più interno è giallo. Per contro, le prese d’aria a lato della testa, pur essendo parti da assemblare separatamente, sono stampate in plastica blu; occorre quindi dipingerle.
Il nome “guerriero” (in tedesco “kämpfer”) appare senz’altro appropriato, in virtù del numero e della varietà di armi. Alle due beam saber, non estraibili dalla coscia, si aggiungono due bazooka agganciabili al backpack, due fucili (shotgun) forniti con o senza calciolo e due sturm faust ancorabili al lato delle gambe. Infine l’arma più caratteristica: la mine chain, realizzata infilando come perline 13 elementi discoidali lungo un cavo chiuso da una maniglia e da un fermo. La soluzione adottata permette la massima flessibilità dell’arma che può essere avvolta fino a 2-3 volte attorno ad un qualsiasi Master Grade. |