L’ultima volta che ho incontrato Claudia Bovini (Editor in chief di Star Comics), mi disse: perchè non venite a passare una giornata alla Star Comics?
Ed è così che il 18 Novembre 2015 una delegazione del GIC si è recata a Perugia, in visita alla redazione dell’editore. Eravamo Emiliano Broggi, Corrado Cotignano ed io (Francesco Miranda, Presidente del club).
Ad accoglierci troviamo, oltre alla simpaticissima padrona di casa, anche Giovanni Boninsegni (Uff. Stampa Star Comics).
Dopo le chiacchiere iniziali, in sala riunioni, Claudia ci invita a fare un tour completo della sede e del processo produttivo, partendo dalla redazione, passando per grafica e lastratura, arrivando poi alla rotativa a 4 colori e, per finire, ai magazzini.
Questo è il diario di viaggio di quella bellissima e particolarissima giornata.
Giovanni: Al lettore arriva tra le mani One Piece (uno a caso! Per me One Piece tutta la vita!) o Gundam, ma non sa cosa c’èdietro. Questa è un’ottima occasione per far conoscere tutto il background, e far avvicinare la Casa Editrice ai lettori.
Francesco: Come nasce l’idea di prendere quel titolo piuttosto che un altro?
Oggi ci raccontate tutto dalle origini, dalla scelta editoriale fino alla stampa finale.
Giovanni: Qui, in questa sala riunioni, viene effettuata una scelta tra i titoli pubblicati dall’editore giapponese, quindi viene fatta una proposta contrattuale, con un piano marketing e di distribuzione e commercializzazione. Questa è la parte più rognosa ….
Francesco: Come avviene il passaggio dalla decisione del volume alla realizzazione?
Giovanni: Una volta che è stato firmato il contratto ci vengono inviate le tavole, sotto forma di dischetto, con la scansione di tutte le pagine dell’originale giapponese, e anche una copia del volume cartaceo.
Questi materiali vengono dati all’ufficio grafico, che lavora in parallelo con l’ufficio di traduzione che si trova a Bologna, quindi vengono effettuate la pulitura dei testi, delle traduzioni, la ripulitura dei baloon etc.
Iniziamo il giro degli uffici e vediamo queste prime fasi.
Partiamo dalla redazione, dove ci sono anche le corrispondenti con il Giappone: Mari e Yoko, che lavorano a tempo pieno qui e curano anche le relazioni con i Giapponesi quando vengono, sia qui in sede che a Lucca. Mari in particolare si occupa di tutta la parte del copyright. Poi c’èchi si occupa della contabilità e della gestione delle spedizioni. Fiorella è la responsabile del magazzino e si occupa della spedizione degli ordini via web, effettuate tre volte a settimana.
Spostandoci, andiamo nell’ufficio grafico.
Giovanni ci mostra con orgoglio una nuova macchina di stampa (la rotativa la vedremo dopo), che sarà attiva con i nuovi volumi ad inizio 2016. Entriamo nell’ufficio grafico… Simone ora sta facendo la pulizia dei baloon, mentre la traduzione e adattamento dei testi viene fatto in contemporanea dall’ufficio di Bologna. Federico si occupa, invece, di tutto l’aspetto social della casa editrice e della pubblicazione delle notizie sul sito.
Poi arriviamo alla postazione di Luca, uno dei grafici, che si occupa delle lastre.
Francesco: Posso fare una domanda? In questo momento state cancellando il testo giapponese dal baloon per poi far entrare “a forza” l’italiano all’interno. È una regola ferrea? Potrebbe essere variata la dimensione del baloon?
Simone: Per quanto riguarda il baloon, no. Si deve cercare di tenere il testo all’interno. Se viene proprio sul taglio, si sposta un poco più internamente, altrimenti generalmente il disegno non si tocca. Anche con l’adattamento, si cerca di coprire il più possibile il testo originale. Questo vale anche per l’onomatopeico, lasciando il disegno il più visibile possibile.
Francesco: Quindi il grosso del lavoro è sull’adattamento in Italiano dei testi?
Simone: Sì
Francesco: Perchè spesso chi legge i fumetti (comics e manga) si trova a leggere testi con font davvero piccoli, allora la domanda del profano è “Ma non potevano ingrandire il baloon?”.
Simone: Invece è con l’adattamento che bisognerebbe sintetizzare meglio.
Francesco: Ad esempio mi viene in mente il Punitore Marvel, che fu riportato in formato Bonelli, stravolgendo l’impaginazione.
Giovanni: Su questo dovremmo sentire chi era qui a quel tempo…
Ma andiamo avanti. Una volta completato il lavoro di inserimento del testo nei baloon, viene tutto passato a Luca. Qui le pagine vengono incise su una lastra tramite un laser, e ora Luca ci spiegherà questa fase del lavoro.
Luca: Qui prepariamo la stampa, diamo un’occhiata alle cianografiche, controlliamo l’impaginazione. Quindi vengono incise le lastre con il plotter, corrispondenti ognuna a una delle due facciate del foglio di stampa.
Francesco: Quante di queste lastre sono necessarie per comporre un volume?
Luca: Di solito sono 12 lastre, per un volume di 192 pagine. Ovviamente dipende dalla foliazione, ma lo standard è di 192 pagine.
Giovanni: Grazie Luca, buon lavoro. Da qui la lastra poi viene montata nella rotativa e va in stampa.
La rotativa la vediamo appena giunti nel capannone di sotto. Quella in funzione adesso è la 4 colori, con cui si stampano le pagine a colori delle perfect edition o dei volumi che hanno alcune pagine a colori (Francesco: è un classico che Gundam abbia le prime 3-4 pagine a colori) e le copertine.
Giovanni: La nuova macchina la sostituirà , e con quella faremo stampe principalmente dei comics, ad esempio Valiant o volumi come SCP, perchè ci consente di ovviare meglio i possibili fuori registro, e ha una resa migliore del colore, più fedele ai volumi che ci arrivano. Una attenzione particolare la diamo alla resa della stampa con etichetta Star Comics dei volumi americani, visto che alcune serie sono basate molto sul colore. Da un paio d’anni a questa parte ci siamo aperti molto ai fumetti americani e al fumetto francese. Con questa collana, SCP – Star Comics Presenta, abbiamo l’obiettivo portare il meglio del fumetto americano sotto etichetta Star, rispettandone il formato, il colore, la resa.
Attualmente è spenta la macchina che si occupa della verniciatura.
Francesco: Cos’èla verniciatura di un fumetto?
Giovanni: È semplicemente la maggiore rigidità della copertina. Si occupa solo di rendere plastificata la cover, che non esce su carta di maggiore grammatura, ma viene qui messo un velo che aumenta lo spessore.
Di qui arriviamo alla rotativa che stampa gli interni (per capirci è quella che viene usata per i giornali). La macchina è di quelle per la stampa di quotidiani, adattata ai grandi volumi di stampa dei manga degli anni ’90.
Giovanni: I tempi cambiano, i numeri ora sono diversi rispetto agli anni ’90.
Adesso è spenta perchè di solito lavora di mattina, quindi di solito c’èun rumore infernale, adesso c’èun silenzio spettrale.
Vediamo tutto il processo. Si parte da un rotolo di carta, che passa attraverso dei rulli di pressione, la lastra che abbiamo visto prima incidere viene inserita tra rullo e vasca di inchiostro che è sotto, e in mezzo passa la carta e per pressione avviene l’imprinting. Il foglio arrivando verso la parte finale della macchina, come nelle famose intro di Superman, ne esce piegato a V e compattato finchè non assume quella forma lì a fisarmonica. Impacchettato in pallet, viene poi spedito al rilegatore (la rilegatura non la facciamo noi) che ci restituisce i pallet di volumi rilegati una volta a settimana, dato che il nostro calendario prevede quattro uscite mensili. I pallet di volumi rilegati vengono stoccati nei magazzini. I magazzini sono tre, in uno teniamo i volumi più datati, che ci servono meno di frequente, ed è il meno usato. Dopo c’èla distribuzione, e abbiamo toccato tutti i livelli della azienda.
Francesco: Voi distribuite direttamente? Le fumetterie fanno ordini direttamente a voi?
Giovanni: Le fumetteria ci fanno Gli ordini tramite StarShop, che distribuisce ai vari punti vendita. Oltre a StarShop abbiamo altri canali distributivi, come le Librerie Di Varia, con cui lavoriamo insieme a Messaggerie MeLi, che è il nostro distributore. Con loro abbiamo 4 inserimenti a catalogo all’anno per cui dobbiamo lavorare con un certo anticipo: ad esempio, adesso devo scegliere alcuni titoli che andranno a coprire l’uscita in libreria a Marzo prossimo.
Emiliano: La filiera non è diversa da quella dell’editoria tradizionale?
Giovanni: Assolutamente no. Adesso abbiamo cominciato a lavorare anche con Amazon, da circa tre anni, per rendere disponibile tutti i titoli. Amazon richiede un lavoro costante per quanto riguarda le schede articolo, e non è proprio facile arrivare a gestire i titoli.
E poi ci sono gli e-book. Per gli e-book c’èun discorso a parte, perchè vogliamo portare i manga ma è complesso perchè i giapponesi vogliono mantenere il controllo della politica dei prezzi e sulla loro proprietà intellettuale.
Poi ci spostiamo nei magazzini.
Giovanni: Questo dove siamo adesso è il primo magazzino, qui abbiamo pallettizzati tutti i nostri volumi. L’ambiente deve essere consono, per luce e umidità , che possono rovinare la carta. Il magazzino viene gestito da Fiorella: le arrivano gli ordini, anche dal sito, lei li evade e spedisce con Bartolini tre volte a settimana, con arrivo in media il giorno dopo.
Tornando a noi, questo è il nuovissimo Drifter, della collana SCP di cui parlavamo prima. Abbiamo avuto in anteprima il volume (usciva il 4 novembre) per Lucca, e abbiamo avuto gli autori a Lucca.
Poi c’èla zona con i pallet di One Piece Ristampa, la zona Holly e Benji… Facciamo anche materiale promozionale, come questi segnalibri di Thunderbolt.
Entriamo infine nel magazzino più grande. Qui troviamo Luca, Fabrizio e Fiorella.
Giovanni: Loro sono del Gundam Italian Club, dove abbiamo i volumi di Gundam?
Fiorella ci porta dove ci sono i pallet dei diversi titoli, da Thunderbolt a 0083 Rebellion, da Origin a Ecole du Ciel e CDA.
Francesco: Sembra di essere in paradiso!
Giovanni: La Star Comics, a differenza di altre case editrici, stampa in proprio e questo ci consente di avere magazzino. Questo è un onere per noi, ma è un valore enorme per il lettore, perchè così può recuperare anche il numero vecchio di una serie, e quindi (ordinandolo) ha tutto disponibile. Questa attenzione per il cliente è, per noi, un modo di fidelizzarlo sempre di più.
Francesco: A spanne, quanti volumi di Gundam ci sono qui?
Fiorella: Gundam sono 23 titoli.
Francesco: E quanti volumi?
Fiorella: Ogni bancale è da circa 2500, per 23… circa 60000 copie!
Giovanni: Ora torniamo da Claudia, anche se è difficile lasciare tutti questi bancali di Gundam!
Francesco: Io li ho tutti, anche alcuni numeri “uno” autografati dagli autori. Per cui non dovrebbe farmi effetto, ma in realtà …
Giovanni: io ti capisco, sono lettore anche io, a volte passo nei magazzini e ci metto dieci minuti in più per tornare su… Chiedevo a Fiorella di avvisarmi quando arrivavano i nuovi One Piece!
Francesco: Al di là di essere appassionati, abbiamo avuto l’idea folle di costituire il fan club nazionale di Gundam, e di convincere voi editori a seguire il mercato, e il club ha ormai 8 anni…
Giovanni: complimenti, perchè tenere vivo l’interesse per tutti questi anni…
Francesco: E vedere, dopo tutti questi anni, che ci sono tante copie disponibili… è come essere in un tempio!
Finito il giro, torniamo nella sala riunioni, dove troviamo Claudia ad aspettarci.
Claudia: Come è andata?
Francesco: Abbiamo preso tre monolocali, giù in magazzino… ci trasferiamo qui!
Emiliano: Dal punto di vista delle licenze e contrattuale, voi avete l’esclusiva?
Claudia: Sì, per tutti i manga. Con i Giapponesi c’èl’esclusiva, con altri, ad esempio con i francesi, no, ci possono essere contratti non in esclusiva e edizioni con editori diversi. Con i giapponesi per tutta la durata del contratto c’èl’esclusiva.
Emiliano: La durata dei contratti?
Claudia: Dipende, alcuni contratti, con alcune case editrici giapponesi, si rinnovano in automatico, in altri casi invece ci sono delle scadenze, e il rinnovo è a pagamento. In quel caso è l’editore che decide, difficilmente l’editore giapponese decide di concludere il contratto, è più facile che sia il licenziatario. E’ successo a noi, ad esempio, che abbiamo chiuso il contratto relativo a Orange Road, che poi è stato preso in licenza da un altro editore.
Francesco: Innanzitutto, grazie! Per noi è stato come esplorare un mondo. Noi abbiamo il prodotto finito tra le mani, ma non immaginiamo come il volume nasce. Per esempio che è un foglio piegato a fisarmonica! E’ stata una scoperta che documenteremo ai nostri soci.
Un paio di domande più teoriche: perchè un editore decide di buttarsi su Gundam?
Claudia: La storia tra Star Comics e Gundam comincia tanti anni fa. La domanda casomai sarebbe perchè continuare con Gundam. Gundam è un titolo che per noi ha avuto un buon successo, sia in passato con la serie storica che adesso, Origin continua a vendere arretrati. Quindi non vogliamo lasciare troppo spazio ad altri editori di pubblicare titoli che hanno una loro potenzialità , perchè è un titolo importante che fa parte della storia del fumetto Giapponese.
Francesco: Come nasce la scelta di un titolo? Immagino che ci siano delle riunioni, in cui si esaminano i titoli usciti di Gundam…
Claudia: Sì tendenzialmente funziona così. Noi lavoriamo con un grande esperto di fumetti e manga a 360°, li conosce tutti. Con lui facciamo delle riunioni, definendo quello che potrebbe essere un programma editoriale anno per anno. Ad esempio, le ultime cose che mi ha proposto relative a Gundam sono molto simili a Gundam Origini, per cui le motivazioni per pubblicarle potevano essere queste. Ovviamente non posso dirvi nulla relativamente ai titoli perchè non ci sono ancora contratti in essere, però questo è il metodo: si fa un brainstorming, si cerca di capire perchè potrebbe funzionare quel titolo in Italia e si procede con fare una proposta economica all’editore giapponese, agganciata a un piano di marketing che spieghi come verrà promosso il titolo sul mercato italiano che è molto diverso dal mercato giapponese.
Spesso sui titoli di prima fascia c’èmolta concorrenza tra editori, quindi conta il peso della proposta economica sulla scelta fatta dall’editore giapponese. Poi contano le idee per promuovere al meglio. Il tempo di decisione è di due mesi minimo, ma possono passare anni, per vari motivi: dal fatto che l’editore giapponese ha altre priorità , o ci sono problemi di diritti, o ci son problemi con l’autore. Comunque, una volta che l’editore giapponese decide, si prepara e firma il contratto, dopo il pagamento degli anticipi vari stabiliti ci arrivano i materiali digitali dei volumi. Una volta arrivavano solo i volumi stampati e bisognava scansionare tutto, ora è molto più facile: si procede direttamente alla ripulitura dei baloon, contestualmente a traduzione e adattamento nella redazione di Bologna che si occupa anche dell’inserimento dei testi una volta ricevuti i nostri file, poi c’èla parte di editing, correzioni di bozze, finchè non arriva qui il file completo pronto per la stampa.
Tutto questo processo richiede circa 4 mesi. Poi ci sono progetti più particolari, ad esempio le Guide, che richiedono più tempo.
Francesco: E’ ovvio che nelle guide, penso ad esempio ai due volumi della guida ad Origin, c’èmille volte più testo.
Claudia: Poi il testo è messo dritto, storto, piccolo, grande… Veramente molto difficile, sia per chi lo traduce, per chi lo deve impaginare, per chi lo deve rivedere. Infatti non ne facciamo di solito più di una ogni sei mesi o anno, anche perchè le pagine di solito sono tante.
Emiliano: Il prodotto finito in Italiano viene rivisto dalla casa editrice giapponese?
Claudia: No, di solito no. Gli editori giapponesi ricevono i campioni dopo la stampa, non richiedono copie prima. Ma a volte succede che chiedano approfondimenti.
Francesco: Ti posso portare la nostra esperienza con Dynit, con cui noi collaboriamo da circa sette anni, quasi da quando è nato il club. Oltre a curare i copioni dei dialoghi per il doppiaggio, abbiamo fatto la supervisione dei libretti allegati, le enciclopedie: qualunque modifica noi proponiamo, Cavazzoni la inoltra per approvazione a Sunrise. Nove osservazioni su dieci passano, e le osservazioni sono anche su un trattino piuttosto che lo spazio: Big-Zam o Big Zam? Per la serie classica abbiamo curato le enciclopedie allegate ai cofanetti Blu-ray: due volumi di 200 pagine l’uno, un lavoro immenso.
Claudia: Effettivamente per la parte anime è più complicato. Con noi Sunrise c’entra solo per la definizione dei contratti, siamo abbastanza liberi.
Nei nostri piani comunque abbiamo progetti che riguardano Gundam, non nell’immediato futuro, ma nel caso terrò sicuramente presente una collaborazione con il GIC.
Intanto possiamo iniziare a collaborare sponsorizzando il vostro concorso di modellismo tematico su Thunderbolt.
Andate promossi, secondo me.
Chiudiamo l’incontro facendo omaggio a Claudia della tessera di Socio Onorario del Gundam Italian Club e uniamo un piccolo gadget, un orologio da tavolo personalizzato GIC, rigorosamente rosso.
Claudia: Grazie mille!
Siamo in contatto con l’editore per stabilire una nuova convezione per Gundam 0083 Rebellion e Gundam Thunderbolt