Il 22 febbraio segna il 41° anniversario di un’occasione importante: l’Anime New Century Declaration del 1981. Originariamente concepito come promo per l’imminente film Mobile Suit Gundam (vedi scheda sulla Trilogia cinematografica di Mobile Suit Gundam), si è tenuto di fronte alla stazione di Shinjuku. Ci si aspettava qualche centinaio di bambini. Si sono presentati in 20.000!
Gundam è andato in onda all’apice dell’evoluzione dell’anime da roba per bambini a un mezzo narrativo più maturo. Space Battleship Yamato, poco tempo prima, aveva in realtà già stimolato i fan più grandi e generato un ecosistema di riviste di anime tradizionali che collegavano i fan nell’era pre-internet.
Quando Tomino è salito sul palco nel primo pomeriggio, la polizia ha avvertito che la folla era diventata troppo numerosa per essere controllata. Le persone rischiavano di essere calpestate. “Tutti voi, prendetevela comoda!” La voce di Tomino tuonò. E poi si è lanciato in una diatriba epica:
“Questo è più di un evento! È un matsuri [festival]. Apprezzo la passione che ti ha portato qui oggi. Ma sai cosa succederà se qualcuno si fa male? Diranno: “questi sono i fan degli anime per te”. Solo un branco di idioti che si scatenano.”
Con “loro” intendeva gli adulti: la società in generale. La sua serie tv Mobile Suit Gundam era piena di adulti venali che spingevano i bambini in giro per i propri fini. Ecco perché i bambini qui lo adoravano, lo vedevano come qualcosa di più di un semplice cartone animato. Tutti hanno fatto un grande passo indietro; la folla si calmò e ascoltò, rapita dalle parole del regista.
Sul palco della Anime New Century Declaration è salita una sfilata di eroi da dietro le quinte: disegnatori, animatori, doppiatori. Gli anime erano “cultura spazzatura” nella società in generale. Ora i suoi architetti potevano finalmente crogiolarsi sotto i riflettori dell’adulazione, vedere gli effetti del loro lavoro sui giovani giapponesi.
Due cosplayer (uno di loro Mamoru Nagano, che sarebbe diventato un leggendario animatore a pieno titolo) hanno letto quella che hanno chiamato La Dichiarazione di Shinjuku: “Noi riuniti ci siamo riuniti qui per dichiarare l’inizio di una nuova era. La nostra epoca. Un nuovo secolo di anime (Anime New Century)! La folla si è scatenata.
Oggi, l’Anime New Century Declaration è ricordata meno come un evento di pubbliche relazioni e più come un coming out: la Woodstock dell’anime!
È stato il momento in cui gli anime “sono cresciuti”, osando competere con la letteratura e il cinema mainstream per i propri meriti.
Concetti oggi ovvi e scontati, ma che non lo sarebbero stati senza l’Anime New Century Declaration di 41 anni fa.
Fonte: Libro Pure Invention: How Japan Made the Modern World! di Matt Alt