Nel censire i mezzi meccanici (Mechanics) siamo partiti da un’osservazione non banale: è lecito ritenere che gli MS-06F Zaku II presenti in un manga (magari di sfuggita) siano gli stessi visti nella prima serie animata del 1979? O non è forse meglio considerarli in modo diverso in quanto impiegano armi differenti, vengono usati da altri piloti e/o altre fazioni, possono avere dati tecnici discordi, e così via? In altre parole: è possibile riferirsi ad un “solo” MS-06F Zaku II indipendentemente dall’opera in cui compare?
I vari sceneggiatori, designer e mangaka non sembrano badare a tali sottigliezze anche quando un mecha mostra rilevanti differenze (estetiche e non) rispetto alla versione originale. Possono essere dovute alla rielaborazione legata ad un particolare mezzo espressivo o più semplicemente al passare del tempo, sia in termini di continuity che di evoluzione del gusto, ma sono comunque differenze!
Come trattare correttamente e chiaramente l’enorme mole di mecha e le loro relazioni di dipendenza?
La soluzione adottata è quella di distinguere tre “categorie”, riconoscibili dai colori della barra orizzontale posta nella scheda di dettaglio:
– Verde: sono i mecha originali, ossia quelli che “nascono” con una data opera; es. l’MS-06F Zaku II su Mobile Suit Gundam, l’EMS-10 Zudah su MS IGLOO, ecc. In questo gruppo annoveriamo anche le unità navali appartenenti a classi di cui non è possibile dare un profilo “generico” complessivo.
– Rosso: reinterpretazioni di mecha; non modelli nuovi o diversi, ma solo restyling più o meno intenzionali di qualcosa che già esiste. In queste schede è la voce Reinterpretazione che punta al “genitore”.
– Giallo: varianti minori, cioèmecha derivati, ossia modelli personalizzati o colorazioni particolari, ma anche unità navali “singole” che compaiono in un’opera diversa da quella in cui la classe è “nata”. All’interno della scheda ci sono sempre una o più voci che rimandandano al “genitore”.
È bene sottolineare che il grado di ufficialità/canonicità della versione presentata non ha alcun legame con i "colori" delle schede. La barra verde indica semplicemente che ci si trova in presenza del mecha nella sua "incarnazione" originaria, sia essa ancora valida nella continuity oppure no, mentre il colore rosso significa che si sta trattando una reinterpretazione dello stesso mecha, indipendentemente dall’eventualità che possa voler "sovrascrivere" la versione iniziale.
Mentre la caratterizzazione ufficiale/non ufficiale è sempre passibile di cambiamento, la distinzione fra versione originaria (=verde) e reinterpretazione (=rosso) è immutabile.
Per quanto riguarda la struttura delle singole schede di approfondimento dell’area Mechanics, in linea di massima è come segue:
I. Intestazione: in alto a sinistra si trovano il simbolo della fazione di appartenenza; mentre al centro, dall’alto verso il basso, ci sono:
– la tipologia generale del mezzo;
– la designazione, formata da numero di serie (se presente) e "nome proprio";
– il nome originale giapponese tra parentesi quadre, con traslitterazione fra parentesi tonde.
II. Corpo della scheda: sotto l’intestazione, nella colonna di sinistra vengono le voci ordinate in gruppi logici:
– dati identificativi di produzione ed assegnazione;
– dimensioni;
– prestazioni;
– caratteristiche progettuali;
– equipaggiamenti;
– dati relativi al trasporto e ai piloti;
– opera di appartenenza;
– designer e fonti di riferimento.
III. Informazioni aggiuntive: nella colonna di destra, dall’alto verso il basso:
– immagine del mecha;
– note tecniche e storiche;
– traslitterazioni e/o nomi alternativi dello stesso mecha;
– Reinterpretazioni, che indirizza alle "schede rosse" corrispondenti;
– Varianti minori o Unità singole in altre opere elenca le eventuali "schede gialle";
– Elenco gunpla fornisce una panoramica sui modellini del mecha.
IV Photogallery: in basso, dopo la barra di colore, viene una serie di immagini supplementari, scelte tra schemi tecnici, dettagli, scene con il mecha in azione e così via.